I migliori 3 libri da leggere sulla finanza personale

Multiple Stream of Income di Robert Allen, Rich Dad Poor Dad di Robert Kyiosaky e Autostrada per la Ricchezza di Mj De Marco. Ecco i tre libri che tutti dovrebbero leggere per dare una svolta alla propria vita

L’aspetto rivoluzionario della gestione della finanza personale  sta nell’aver rovesciato la convinzione che per fare soldi bisogna ottenere il massimo sul lavoro per avere guadagni alti e realizzarsi. Questo nuovo approccio invece si concentra sulla persona e sulla sua capacità di generare entrate grazie alle sue conoscenze, convinzioni ed esperienze. Un’idea accessibile e potenzialmente efficace, alla portata di chiunque abbia la tenacia e la volontà di lavorare su se stesso, individuando i propri punti di forza, colmando le lacune e imparando a proporsi bene al mercato, ottenendo – in questo caso ci sta – il massimo.

Queste teorie sono espresse in tre libri considerati un punto di riferimento per chiunque voglia sposare questo approccio: Multiple Stream of Income di Robert Allen, Rich Dad Poor Dad, scritto da Robert Kyiosaky e Autostrada per la Ricchezza di Mj De Marco.

1. Multiple Stream of Income

Viene considerato il testo che ha dato inizio al filone della Personal Finance. Primo fra tutti, Allen spiega come invertire il vecchio modello di produzione del denaro, che prevedeva di concentrarsi sul proprio lavoro per ottenere il massimo dello stipendio, e costruire invece diversi flussi di entrate indipendenti dal lavoro. Questa è una rivoluzione dal punto di vista sociale ed economico. Secondo Robert, non è la tecnica a fare la differenza, ma il mindset, ovvero il set di convinzioni e conoscenze di cui si dispone, a fare la differenza.

Per rinforzare il concetto, Robert un giorno fece una scommessa (ripresa da una tv nazionale americana). Disse “potete lasciarmi in qualunque posto del mondo con nessun soldo in tasca e vi dimostrerò che potrò guadagnare con l’immobiliare. Lo lasciarono in Messico sena un dollaro e in poco tempo riuscì a fare un’importante operazione immobiliare. Questo per sfatare che uno dei motti più conosciuti: “per fare soldi ci vogliono soldi”. Sul suo sito web cita una frase che il ricchissimo J. Paul Getty leggeva all’inizio di tutte le lettere che gli mandava il fratello: To the richest man in the world from the wealthiest (“All’uomo più ricco del mondo, da parte di quello più in salute”). Questo per rinforzare il concetto che compare nella stessa pagina del sito, poco più in alto: “Di certo c’è di più nella vita oltre ai soldi”.

Il libro parte dalla constatazione che in un mondo del lavoro così instabile è più difficile che in passato trovare una fonte di reddito sicura e duratura. Occorre dunque creare altri modi per garantirsela, usando l’intelligenza e le proprie capacità. Allen lo spiega in 16 capitoli, in ognuno dei quali descrive un mercato e come inserirsi. Nel primo, intitolato “Soldi facili”, spiega che con 1 solo euro al giorno ci si può garantire la stabilità economica, sfruttando il cosiddetto interesse composto. Nel secondo, “Milionario in dieci minuti”, porta l’esempio di persone di successo. Il terzo spiega come creare flussi di reddito duraturi, nel quarto della cosiddetta “catena montuosa della sicurezza economica. Ai capitoli 5, 6 e 7 descrive i grandi fiumi del denaro: come investire, perfezionare le strategie di investimento e moltiplicare il patrimonio. Dal capitolo 8 al 10 Allen spiega il potenziale economico del settore immobiliare. Nell’undicesimo capitolo si parla di tasse e di come avere vantaggi dal fisco. Dal 12 al 15 affronta il tema di internet e dei prodigi del network marketing. Nel capitolo conclusivo, infine, Allen descrive la fortezza delle finanze, dentro cui chiudere i propri soldi per proteggerli.

2. Padre ricco, padre povero

Uno dei libri più venduti al mondo, 32 millioni di copie, tradotto in più di 51 lingue in 109 Paesi. Unisce i principi fondamentali della psicologia del denaro ad una tecnica di storytelling che è stata la sua fortuna. L’autore racconta della propria storia personale. Ha avuto la fortuna di essere stato allevato da due padri, entrambi molto influenti, che con l’andare del tempo sono diventati uno estremamente ricco e l’altro estremamente povero. Il primo era il padre del suo migliore amico d’infanzia, il secondo era invece il suo padre biologico che lavorava come provveditore agli studi nell’isola delle Hawaii.

Nel libro, Robert osserva come sia stato davvero fortunato nell’avere la possibilità di poter confrontare gli insegnamenti di entrambi i due genitori. Diversamente da quanto accade alla maggior parte dei ragazzi, che possono scegliere se accettare o rifiutare un unico insegnamento, lui ha avuto due termini di paragone. Che gli hanno permesso di decidere a quale dei due dare credito.

Il libro è diviso in sei capitoli nei quali si alternano vicende personali della vita di Robert Kiyosaki. Il padre povero gli diceva: «Lavora duramente e goditi la pensione, devi studiare tanto per lavorare in un’azienda». Non era amante del rischio e pensava che la casa fosse il bene più importante. Il padre ricco diceva: «Non scambiare tempo per denaro e andrai in pensione a 40 anni, devi studiare tanto per comprare un’azienda propria». Era amante del rischio ed era convinto che la casa fosse un pessimo investimento (non genera entrate ma solo uscite), che il denaro è simbolo di potere e che l’istruzione finanziaria sia la migliore arma. Alla fine, è tutto una questione di mentalità. Il piccolo Robert, 9 anni, scelse la via del padre ricco e imparò, racconta nel libro, 6 lezioni di vita:

  1. Il ricco non lavora per denaro, fa in modo che il denaro lavori per lui;
  2. conoscere le basi dell’economia ed evitare di investire in passività (beni di consumo, auto, case) ma in attività, che a loro volta generano profitti;
  3. curare i propri interessi;
  4. conoscendo l’economia e le finanze si può fare in modo di non venire schiacciati dal fisco ma addirittura averne dei vantaggi;
  5. i ricchi “inventano” il denaro: si può pagare qualcuno che faccia buoni investimenti per noi, oppure essere bravi a trovare opportunità che sfuggono agli altri, sapersi procurare il denaro e lavorare con persone più intelligenti di noi;
  6. lavora per imparare, non lavorare per il denaro.

3. Autostrada per la Ricchezza 

Pubblicato nel 2014, è introduce una visione interessante sul modo di guadagnare soldi. De Marco dice: «Devi immaginare che il tuo modo di guadagnare sia uguale al modo in cui vai in macchina. Ci sono gli autostoppisti, in balia della sorte e del tragitto altrui. Ci sono quelli che guidano sulle strade statali, facendo un tragitto lento e non ottimizzato. E poi ci sono quelli che vanno nella corsia di sinistra in autostrada: corrono veloci e arrivano rapidamente al loro obiettivo». Qui sta la soluzione: cambiare prospettiva e soprattutto agire.

Il messaggio del libro parte da una frase: «Per me è sempre sabato». Se ci pensiamo, la maggior parte di chi lavora lo fa per 5 giorni alla settimana e aspetta il weekend per riposarsi. Per l’autore questo equivale a investire 5 euro oggi per averne 2 fra qualche giorno. Chi invece riesce a lavorare quando lo decide può permettersi di ottenere il ritorno del proprio investimento subito. L’autostrada della ricchezza per l’autore è costruita su 5 comandamenti:

  1. Il Comandamento del bisogno: se la tua attività o idea non soddisfa un bisogno o risolve un problema, fallirà.
  2. Il Comandamento dell’accesso: l’accesso ad un business deve essere il primo requisito per scegliere il proprio mercato. Se è facile accedervi, ci arriveranno tutti e sarò dunque più difficile emergere.
  3. Il Comandamento del controllo: se non possiedi il controllo del tuo business, sarai sempre costretto a dipendere da altri e di conseguenza dalle loro scelte o opinioni.
  4. Il Comandamento dell’estensione: scegliere quanto lontano può andare il tuo business prima di accenderlo può essere decisivo per evitare di fallire.
  5. Il Comandamento del tempo: ogni azienda che si basa sul tempo, dice De Mauro, è un lavoro e non un’azienda. Per guadagnare bisogna fare in modo di produrre reddito indipendentemente dal tempo, perché il tempo sarà sempre un limite numerico al proprio impegno.

2018-12-13T10:39:34+00:00